
PROGETTO “I LUOGHI DELLE DONNE”
L’archivio femminista nasce dal progetto “I luoghi delle donne” avviso pubblico della Regione Lazio “Azioni per la conservazione e promozione della storia e cultura delle donne, azioni di sostegno della libertà femminile e prevenzione e contrasto alle discriminazioni di genere” ai sensi dell’art. 72 della Legge Regionale 22 ottobre 2018, n. 7 e della DGR n.573 del 02.08. 2019. Il progetto è volto a riconoscere e valorizzare la storia e cultura delle donne. Con il patrocinio dei Comuni di Sora, Cassino e Atina.
WOMEN FOR WOMEN – Casa per i diritti delle donne
L’ associazione Risorse Donna, vincitrice del bando, crea il progetto “Women for Women – Casa per diritti delle donne” dedicato a creare luoghi per la promozione della storia e cultura delle donne nel sostegno della libertà femminile, nella prevenzione e contrasto alle discriminazioni e violenza di genere.
“Women for Women – Casa per diritti delle donne” è stato un concentrato di azioni culturali ed artistiche che si sono realizzate nelle città di Cassino, Sora e di Atina nell’anno 2021. L’arte femminista è al centro del progetto in spazi d’ incontro ed approfondimento in grado di rintracciare figure femministe e i loro diversi approcci nel campo della musica, dell’arte e dei processi politico-culturali.
MEMORIA DELLE DONNE
Un’ azione unica del progetto è “Memoria delle donne”, ci siamo chieste qual è la storia delle donne che parteciparono al cambiamento della società nei nostri territori? Quali sono le loro storie e i cambiamenti
che qui si attuarono?
Abbiamo così dato il via a un percorso storico culturale che sta permettendo di tracciare il ruolo delle donne e dei collettivi femministi nel periodo storico degli anni ’70, un pezzo di storia finora rimasto oscurato. La storia delle donne è stata marginalizzata dalla storiografia ufficiale. I primi anni settanta e così via fino alla fine del decennio, furono veramente l’occasione per ritrovare, nelle piazze e nei luoghi di riflessione e discussione, migliaia di donne che prendevano la parola su ciò che riguardava direttamente la loro vita, il loro corpo, la loro sessualità, la loro indipendenza di pensiero. A partire dalle grandi riforme del diritto di famiglia, alla legge 104, alla legge sul divorzio, fino all’apertura dei primi consultori familiari del nostro territorio, tutto è stato possibile grazie alle lotte dei collettivi femministi locali.
“E’ stato un bel periodo, ci siamo sentite parte della storia, al centro della scena, ci siamo sentite di farla la storia anziché di subirla.”
Marcella